Io conosco un artista contemporaneo che è diventato celebre in tutto al mondo per quadri così. Quadri talmente apprezzati da creare un celebre caso giudiziario legato alla sua eredità. Roba di tal valore che critici e organizzatori di mostre di tutto il mondo si chiedono quale sia il verso giusto: – E’ dritto! – dice uno.
– No, è al contrario! – dice un altro.
Archivio per arte contemporanea
Dal web: Waliszewska
Posted in Dal web with tags aleksandra waliszewska, arte, arte contemporanea, blog, disegno, grottesco, sangue e budella on 21 gennaio 2009 by MitopoieticoQuesto post è stato aggiornato dopo la pubblicazione
Dopo il pistolotto del collega Antonio contro l’arte contemporanea, non posso esimermi dal segnalare un’artista, per l’appunto, contemporanea. Della categoria di quelli che, direbbero i puri di cuore, non sanno disegnare e dovrebbero farsi vedere da un buon dottore dei matti.
La parola del mese – Ritardo / Scusate il ritardo
Posted in La parola del mese, Ritardo with tags Andy Warhol, Antonio De Curtis, arte contemporanea, critica, Dan Brown, das, Fabrizio De André, Il Marchese del Grillo, Jean-Michel Basquiat, mostre romane, Pablo Picasso, pop art, Radiohead, sculture in fil di ferro, Scusate il ritardo, Velvet Underground & Nico, vocabolarismi on 18 gennaio 2009 by SbloggatoRitardo (sostantivo maschile): tempo impiegato oltre un termine stabilito.
Anna: Mi piace fare l’amore con te.
Vincenzo: Anche a me.
Anna: E allora perché non me lo dici mai?
Vincenzo: Che significa? Se lo faccio, ca lo facciamo accussì, vuol dire che mi piace, no?
Anna: Eh no.
Vincenzo: Come no? No. È mai visto ca mi so’ dato ‘na martellata sulla mano o mi so’ tagliato un orecchio? No. Sai perche? Perché non mi piace. È normale, Senza che uno ha da’ dicere tutt’e cose. Certe cose vanno da se. Se uno capisce capisce.
(Scusate il ritardo – 1982)
Esistono vari tipi di ritardi. Quelli spiacevoli, in particolare quelli provocati dalle Ferrovie dello Stato o da Alitalia. Quelli che possono essere spiacevoli o piacevoli, dipende dai punti di vista e dagli stati d’animo, tipo un ritardo del ciclo mestruale. Quelli piacevoli, come quando hai un appuntamento di lavoro alle otto di mattina e ti chiamano per dirti che la persona che devi vedere arriverà con due ore di ritardo e puoi prolungare sogni ed incubi.